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venerdì 30 novembre 2007

ROVANIEMI

Ho seguito il consiglio di Vigilius, non sono andato all’Air Guitair, ma ho approfittato per riascoltare la sinfonia n. 2 in re maggiore di Jean Sibelius, il più importante compositore finlandese.
Ma è tempo di consegnare la lettera. Mi alzo tardi, vado in aeroporto e dopo le solite pastoie amministrative (apertura teamspeack, collegamento IVAO, analisi metar e approvazione piano di volo), verso le ore 11,30 decollo per Rovaniemi.

Sono solo un centinaio di miglia, mi avvicino al tocco, ma il sole resta molto basso all’orizzonte… sono i giorni più corti dell’anno e ormai mi sto avvicinando al circolo polare artico.
In compenso la luna è ben visibile, ma la luce è talmente scarsa che non si riconosce nulla di ciò che si sorvola.

Resto collegato ad Unicom 122,8 – nessun controllore né velivolo in zona – e procedo con un avvicinamento strumentale per la pista 21 dell’aeroporto di Rovaniemi. Ho il sole negli occhi, i cumuli carichi di neve sono bassi, e sotto di me la foresta… oltre l’aeroporto le luci della città, è da poco passato mezzogiorno ma tra mezzora sarà notte.

Atterro, parcheggio e comincia a nevicare.
E la lettera? Andiamo a consegnarla, a qualche centinaio di metri dall’aeroporto c’è il Santa Park, con la casa di Babbo Natale, non mi fido delle poste e se gliela faccio avere a mano, magari facendo così verrà incontro ai desideri dei miei bambini…

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giovedì 29 novembre 2007

TAMPERE - VAASA - OULU

Ho deciso, tiro dritto per la Finlandia, San Pietroburgo la visiterò un’altra volta e poi… ho una lettera da consegnare!
Mi collego pertanto a IVAO, faccio un’analisi dei vari metar e constato che sulla Finlandia c’è una vasta area di alta pressione, con poche nubi e buona visibilità. Imposto l’ora di partenza alle 8,00 di mattina, preparo l’aereo e decollo da Tallinn: molto traffico sulle strade, siamo in ora di punta.

La prima tappa sarà Tampere, nell’area dei laghi. Dopo il decollo però mi ritrovo in nube, e per una buona parte del percorso rimarrò sopra una vasta coltre di nubi… ma non c’era l’alta pressione? Comincio l’avvicinamento e dai 16.000 piedi di crociera lentamente mi porto a 5.000. A poco a poco le nubi si liberano e comincio a vedere il paesaggio. Che meraviglia! Laghi e foreste e qualche casa isolata.

Nessun controllore nell’area, intercetto l’ILS e atterro a Tampere. Peccato che ho poco tempo per una visita approfondita, mi limito alla sauna ed a uno spuntino veloce.

Nuovo piano di volo, questa volta per Vaasa.
Vaasa è sul Golfo di Botnia, la popolazione è bilingue, svedese e finlandese, e non ha nulla di particolare, essendo stata interamente ricostruita dopo un incendio che la distrusse interamente a metà ‘800.

Non esco nemmeno dal sedime aeroportuale, ma approfitto del bel tempo per pianificare un nuovo volo ancora più a nord, questa volta per Oulu. La latitudine comincia a farsi sentire, sono le 11,00 di mattina ma il sole resta basso all’orizzonte, e case e strade sono illuminate.

Seguo la costa, frastagliata e con piccoli paesi. Sono circa 200 miglia di percorso finchè arrivo a Oulu, la più grande città del Nord Finlandia. L’aeroporto è grande, moderno e ben gestito, chiedo cosa posso vedere… ci sono delle esibizioni dell’Air Guitair World Championship! Non sapete cos’è l’air guitair? Nemmeno io, per questo ci vado. E la lettera?…

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mercoledì 28 novembre 2007

LIEPAJA – RIGA – TALLINN

Kaliningrad è ancora avvolta dalla foschia, e su tutti gli aeroporti che toccherò il tempo non è favorevole con vento a raffiche fino a 20 nodi. Siamo comunque sul Baltico, è inverno e se avessi cercato bel tempo e temperature miti avrei progettato un tour nel Mediterraneo Orientale.
Mi collego a IVAO, che mi servirà solamente per gli aggiornamenti metar, non vi sono controllori in zona e l’unica stazione collegata è al di là del Baltico, Sweden Center. Rimango pertanto su Unicom 122,80 per segnalare la mia posizione agli aerei presenti in zona, anche se non ne incontrerò nessuno. Imposto l’orario all’alba. Oggi torno ad utilizzare il King Air 350, che lo trovo assolutamente adatto per voli brevi, e progetto tre tappe.
La prima tratta mi fa sorvolare il tratto costiero della Lituania e mi porta in Lettonia, a Liepaja. Questa ridente cittadina, la terza del piccolo stato che ha dei nomi da favole di altri tempi (Curlandia, Livonia, Latgallia), è un importante porto sul Baltico e quando arrivo, effettuando un avvicinamento ad arco sul VOR-DME per la pista 31, è priva di neve. Fa un certo piacere ritornare a vedere i campi erbosi, anche se c’è un vento becco e d’altronde Wikipedia mi informa che Liepajia è conosciuta come “the city where the wind is born”.

Una breve pausa e nuovo piano di volo caricato con destinazione per Riga, la capitale della Lettonia. Per chi volesse andarci realmente, da gennaio Ryanair collegherà Bergamo con Riga, per cui suggerisco a Vigilius di preparare i bagagli, approfittando dell’offerta a 10 euro! Oltretutto ci troviamo di fronte ad una città molto bella, il cui centro storico è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità, in virtù della quantità di edifici in Jugendstil conservati o ricostruiti.
Scarico la posta, leggo delle vicissitudini del forum di Volovirtuale, e preparo un nuovo piano di volo che mi porterà questa volta a Tallinn, la capitale dell’Estonia.

Il volo è tutto sopra una spessa coltre di nubi, che mi impedisce di vedere il paesaggio – probabilmente monotono – sotto di me. Solo quando mi avvicino a Tallinn, e mi preparo per un avvicinamento ILS per la pista 26, il cielo si libera quasi completamente e mi fa scoprire la meravigliosa posizione in cui si trova questa città, tra golfi e laghi. L’aeroporto è a soli 4 km dal centro storico, su cui si passa per atterrare dal mare. Anche Tallinn vale la visita, per i monumenti insigni che ricordano un passato ricco di storia.
A questo punto mi fermo, ne approfitto per guardarmi intorno e per decidere cosa fare nei prossimi giorni: puntare direttamente sulla Finlandia, che è a soli 80 km in linea d’aria, o fare una diversione a San Pietroburgo?

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lunedì 26 novembre 2007

MINSK – VILNIUS - KALININGRAD

Ho finalmente lasciato l’aeroporto di Gomel per proseguire il mio volo verso nord. Le destinazioni successive, effettuate nel fine settimana, sono state Minsk – Vilnius – Kaliningrad.
La prima tappa è Minsk, la capitale della Bielorussia: sono atterrato all’aeroporto Minsk-2, assistito su IVAO da un approach solo in testo. Le texture sono ora innevate, ed anche il metar dava slight snow. L’aeroporto è grande, con fingers e veicoli in movimento.


Nel tardo pomeriggio avevo deciso poi di arrivare a Kaunas, la vecchia capitale della Lituania famosa per il borgo fortificato più volte attaccato dai cavalieri teutonici. Il codice ICAO del suo aeroporto (EYKA) però non è riconosciuto dal database IVAO, per cui ho cambiato il piano di volo e mi sono diretto a Vilnius, l’attuale capitale della Lituania.
L’assistenza questa volta mi è stata data in voce da Minsk Center, che dopo avermi autorizzato al decollo mi ha seguito fino al confine Bielorussia-Lituania. La città di Vilnius è poco oltre il confine e l’avvicinamento al suo aeroporto è simile a molti aeroporti ex sovietici: un VOR nel sedime aeroportuale, pista con ILS su entrambi i lati e procedura a cucchiaio per intercettare l’ILS. Anche qui neve ma più intensa rispetto a Minsk.

Il tempo di un bicchiere di vinsanto e cantucci, piccolo vizio vespertino, e decido di fare un altro salto. Guardo la mappa, e vengo attirato da Kaliningrad, la vecchia kantiana Koenigsberg capitale della Prussia ed ora enclave russa isolata tra stati ormai comunitari. Anni fa venni invitato a tenere un corso nella locale università, poi il programma saltò e mi è sempre rimasta la curiosità di conoscere più a fondo questa città e l’Oblast, le cui vestigia teutoniche sono state quasi completamente distrutte dalla guerra e dai sovietici. Per rendere il viaggio più veloce, sostituisco in questa tratta il fido Beechcraft 350 con il Learjet, entrambi aerei di default di FSX. Da molto tempo non volavo con il Learjet, e l’impressione rispetto alle precedenti versioni è di un grosso miglioramento sia per quanto concerne l’avionica che per la strumentazione. Nessun controllore in questa zona, tempo di volo circa 50 minuti e su Kaliningrad una spessa foschia che nasconde il paesaggio fino a pochi metri dal suolo.

L’aeroporto di Kaliningrad, sapidamente commentato da un giornalista dell’Economist, non dispone di ILS, ed effettuo un avvicinamento NDB nella foschia, aiutandomi con la mappa del Garmin 1000. Atterro e mi fermo ai blocchi per questa sera, pronto a visitare virtualmente la città attraverso i link sopra segnalati.

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sabato 24 novembre 2007

GOMEL

Tre settimane fermo a Gomel. Atterro e salta il disco fisso, PC nuovo di pacca in manutenzione e io che mi trovo a vagare virtualmente per questa città, che è carina per i primi cinque minuti, ma poi...
Immaginatevi a dover mangiare verze e patate a colazione. Ah, dimenticavo, il piatto nazionale è il grasso di maiale sotto sale, mangiatelo per tre settimane e vi rivedete nella sedicesima puntata del dr. House.
Comunque, con il grasso sullo stomaco, andavo ogni giorno all'hangar dell'aeroporto per vedere a che punto era la riparazione del computer...
il pezzo di ricambio deve arrivare dalla Francia e lei sa, qui siamo in Bielorussia ripassi domani, chissà.
E passano i giorni, ed io ho ormai visto tutto quello che c'è da vedere, mi manca la visita alla vicina centrale di Cernobyl e poi siamo a posto.
Ma finalmente eccomi reso il computer, con il piccolo problema che devo reinstallare tutto. Tempo due-tre giorni potrò ritornare operativo, decollare da Gomel e riprendere il mio viaggio verso il nord, senza meta precisa ma con il solo gusto di scoprire FSX in zone dove non ho mai volato.

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