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lunedì 31 dicembre 2007

DUAL MONITOR

Ho aggiunto un secondo monitor per provare una visione panottica del simulatore.
Disponevo già di un LCD 19 pollici, al quale ne ho affiancato un altro indentico, collegato alla seconda presa della scheda video (una 8500GT 1024mb low end). Il monitor lo avevo già in casa, e per il collegamento ho dovuto acquistare un adattatore da analogico a DVI, che è costato la bellezza di 24,99 euri. Per la configurazione non ho avuto difficoltà, e mantenendo l’impostazione a schermo intero ho adattato entrambi i monitor con vista da abitacolo virtuale, in posizione sinistra, con il Cessna 182. Si, perché avere due monitor serve per i voli “bass e pian”, ha poco senso per un liner, dove è preferibile impostare invece da una parte alcuni strumenti e sul principale il cockpit.
Bene, dicevo che ho installato e provato e due cose piacevoli: la prima è che il frame rate non scende di molto, io l’ho fissato a 20 e con il dual monitor mi oscilla tra 15 e 20, la seconda è che l’effetto “cabina” è veramente superlativo. Lo utilizzerò di sicuro quando piloto il Cessna, ma eviterò il secondo monitor nei voli in rete, il contemporaneo funzionamento di Ivap e Teamspeak appesantirebbe il sistema in modo eccessivo. E’ veramente un bel vedere comunque, utilissimo per i miei test. Nell’immagine che vi propongo, scattata con la digitale, sono in volo tra Castiglione della Pescaia e i monti dell’Uccellina, che si vedono in fondo.

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sabato 29 dicembre 2007

IL FILMATINO DELL'ULTIMO VOLO

Divertente questo animoto, con tre clic si riesce a fare un filmato, e fino a 30 secondi è aggratis. In questo ho raccolto le ultime immagini pubblicate, con un mix musicale in sottofondo.

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venerdì 28 dicembre 2007

ANIMOTO

Con alcune immagini del mio european tour ho fatto questo filmatino di 30 secondi.

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VERSO TRIESTE

E’ giovedì, e sono a Bratislava. Fa un freddo cane, e l’aeroporto è animato da aerei in arrivo e partenza, anche se non c’è nessun controllore. Per Vigilius anche quest’aeroporto è collegato con Bergamo con voli Ryanair, che lo chiama Bratislava-Vienna e con 20 euro si fa andata e ritorno a gennaio… pensaci!
La città l’ho visitata ieri sera, è l’antica Pressburg passata dagli ungheresi agli austriaci e poi agli slovacchi. Qualche monumento interessante, come il palazzo primaziale, ma anche scempi architettonici del periodo del socialismo reale.

Mi preparo a partire per le ultime due tappe, progetto una sosta in Slovenia prima di arrivare a Trieste, meta ultima di questo tour. Piano di volo spedito, pieno di aviogas, segnalo su Unicom che mi muovo verso l’h/p rwy 04. Allineo e decollo. In pochi minuti entro nello spazio aereo austriaco, la nebbia si dissolve e guardo il bel panorama di strade, fiumi e paesi creato da UT Europa. Lascio alla mia destra Vienna, di cui vedo bene l’aeroporto e poi mi dirigo verso Graz. Nessun controllore nemmeno questa sera, vedo che si era collegato Slovenia Controllo, ma come passo il confine con la Slovenia si sconnette…
Comincio la discesa verso Maribor, e con il GPS attivo l’approach per la RWY33. A 3000 piedi mi metto in holding per allinearmi all’ILS, anche su Maribor (Marburgo) la visibilità è modesta e non è possibile effettuare un visual.

Atterro, mi reco all’apron e rabbocco. Approfitto per cenare con gli avanzi di Natale, dopo mi aspetta l’ultima tratta. Tutto è pronto, sono circa 250 chilometri al confine. Decollo e dopo qualche minuto esco dalle nubi. Oltre Lubiana cominiciano ad operare i miei pacchetti Italy Region & Season, cessano le texture nevose e ritorna il verde: era da più di un mese che non lo vedevo, e ne avevo nostalgia. Comincio la discesa, l’aeroporto di Trieste - Ronchi è poco oltre il confine. La visibilità qui è buona e in assenza di controllo decido per un visual sulla RWY 09.

Questo comporterà un sottovento, poi un’ampio giro fin sulla verticale di Cervignano per allinearmi, ho tutto il tempo che voglio e gli occhi sono fuori dal finestrino per vedere il paesaggio. Sotto sfecciano le automobili sull’autostrada, ed in lontananza si vede la ciminiera di Monfalcone: si sente proprio aria di casa, i prossimi giorni volerò in Italia, fa piacere vedere posti che si conoscono bene. Eccomi all’aeroporto, atterro, chiudo per l’ultima volta il piano di volo e per tornare a Milano decido di prendere un treno…


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giovedì 27 dicembre 2007

POLONIA

Ed eccomi alla cronaca penultima del tour europeo.
Disinstallato Acceleration e ricaricato Ivap sono finalmente riuscito a decollare da Bornholm per ritornare nell’Europa Continentale. Per il rientro in Italia avevo due opzioni: Germania-Svizzera, oppure Polonia-Slovacchia. Ho scelto la seconda, anche perché in Polonia ci sono stato l’inverno scorso e – seppure virtualmente – mi piaceva dire che ci tornavo.
La prima destinazione è stata quindi Danzica, città ricca di storia e ragione dell’inizio della seconda guerra mondiale. E’ impressionante considerare quanti dei luoghi toccati in questo tour sono stati duramente colpiti da quella guerra, e la lettura delle notizie raccolte sul web per realizzare queste righe fa veramente riflettere che nulla è stato più come prima. Molte volte – complici i film – si pensa alle guerre come eventi militari ed atti eroici, ma bisogna scendere di un gradino e pensare alla gente che è costretta a lasciare le proprie case ed i propri affetti, alle distruzioni ed alle vite perdute, immedesimarsi con la bambina dal cappotto rosso della Schindler List o col pianista di Polanski.
Ecco, le tappe in Polonia sono state dettate da questa riflessione. Danzica, Varsavia, Cracovia: storia millenaria e distruzione totale si sono mescolate, ed il volo simulato è stato più che altro una scusa per riflettere un po’.
Di Danzica ho accennato sopra, dalla città anseatica sono poi volato a Varsavia, capitale della Polonia. Sto provando UT Europa per FSX e le ultime 50 miglia le ho fatte a bassa quota: strade molto più dettagliate, ponti, corsi d’acqua al posto giusto, parchi e paesi anche piccoli. Il prodotto è ancora indietro, ma già si vede il risultato!
Da Varsavia in poco più di mezzora sono a Cracovia, e pensare che l’anno scorso in macchina ho impiegato mezza giornata… Il metar mi dà nebbia con una visibilità orizzontale a 800 metri, ma io vedo cielo terso. Ho il dubbio che Ivap per FSX non gestisca bene il meteo ma non voglio rischiare ed atterro.

Una volta a terra provo a scaricare il metar di Jeppesen e voilà, abbiamo il nebiun! L’ultima tappa mi porta da Cracovia a Bratislava, in Slovacchia. Sorvolo i monti Tatra, e poi – grazie al nebiun scaricato da Jeppesen, non vedo niente dei miglioramenti di UT Europa ed effettuo un atterraggio completamente strumentale.


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BORNHOLM

Che fine ha fatto il mio tour europeo? Ci siamo lasciati tre settimane fa in Norvegia a Torp, ed ora dove sono?
Andiamo per ordine: decollo da Torp e faccio due tappe nel sud della Svezia: Gotheborg e Malmo.

Avevo visitato entrambe le città ai tempi dell’università, e le ricordo linde, ricche ma un po’ smorte. La birra svedese era annacquata, con gradazione molto bassa, e le ragazze erano tutte alticcie, in media sull’1,80.
Entrambi gli aeroporti sono distanti dalle città, e li utilizzo come punti tappa solo per fare benzina, sto già pensando di tornare a casa…
Il salto successivo è in Danimarca, l’aeroporto di Ronne sull’isola di Bornholm. E qui succede di tutto.
Se visitate il link di wikipedia, scoprite la storia di quest’isola, enclave danese nel mar Baltico, posizionata tra Svezia e Polonia. Un’isola strana, dove si parla un dialetto che è un misto di tutte le lingue nordiche e che durante la seconda guerra modiale venne occupata dai tedeschi che ne fecero una importante stazione di radio spionaggio, data la posizione strategica.
Su quest’isola è ambientato il thriller di Ken Follett Il volo del calabrone, che ha qualche legame con il nostro interesse, considerato che racconta di un incredibile volo verso l’Inghilterra fatto con un Hornet da resistenti danesi.
E’ a Bornholm che il PC comincia ad impallare (vedi mio precedente messaggio) ed in più per qualche strano caso sono decollato ben sei volte con direzione Danzica, e in tutte e sei le volte, dopo qualche minuto ed in mare aperto FS si è bloccato.
Disinstallo gli scenari aggiuntivi, poi Ivap, poi Teamspeak, mi ritrovo con FSX vergine o quasi ma niente da fare, decollo e blocco, decollo e blocco.
Finchè mi viene in mente cosa avevo aggiunto… l’Acceleration Pack! Ebbene si, ho trovato un bug (intendiamoci, mio e solo mio, non sia mai che i prodotti MS abbiano problemi in origine): disinstallato l’Acceleration Pack il giorno di Santo Stefano, sono riuscito finalmente a decollare da Bornholm, anche se non sono riuscito a rientrare in Italia per il Natale…

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martedì 25 dicembre 2007

PER UN SANTO NATALE


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lunedì 17 dicembre 2007

SONO DI NUOVO A TERRA

Sono di nuovo a terra, e siamo sotto Natale!
Il PC, dopo dieci giorni di funzionamento discreto è tornato a bloccarsi alla schermata del bios, e … se ho la pazienza di attendere una decina di minuti, allora forse parte, altrimenti ciccia bubù.
Le mie perplessità le ho espresse sul forum della Packard Bell, e non sono intenzionato, anche se il prodotto è in garanzia totale, a riportarlo in assistenza considerato il risultato della prima degenza, che è durata quasi un mese.
Aspetto gennaio, poi cannibalizzo il PC, recupero il recuperabile e me ne costruisco uno da me, almeno se così poi non funziona dò la colpa solo a me stesso…
E pensare che devo fare il test di UTX Europe, devo terminare il tour europeo e il PC lo adopero anche per le mie foto. Sono veramente ..zzato nero, e non riesco a capire da cosa è determinato il difetto del PC (scheda madre o ram?). Naturalmente come ci metterò io le mani, perderò Vista perché è preinstallato, beffa su beffa.

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lunedì 3 dicembre 2007

NORVEGIA

E’ stato un fine settimana ricco di tappe. Ci siamo lasciati venerdi’ scorso a Rovaniemi, ed ora sono nel sud della Norvegia.
Ma vediamo come ho fatto ad arrivarci. Dopo aver consegnato la lettera a Babbo Natale, ho analizzato la mappa che sto usando per questo tour (Atlante d’Europa TCI scala 1:800.000) e sono stato attirato dalla Norvegia, con i suoi fiordi e i tanti aeroporti. La prima destinazione è stata pertanto Narvik, che ho raggiunto facendo sosta a Kiruna in Svezia.

Entrambe le località sono ben al di sopra del circolo polare artico, e in questo periodo la luce è molto scarsa. Atterraggio e successivo decollo da Kiruna sono stati fatti in notturna, anche se era mezzogiorno, mentre l’avvicinamento su Narvik è stato il più bello finora effettuato. Il tempo era molto buono, CAVOK (ceiling and visibility OK) con vento forte a raffiche fino a 32 nodi. Erano quasi le due del pomeriggio, ma era già possibile utilizzare le effemeridi: data l’intensità del vento ho optato per il grosso aeroporto di Harstad (ENEV), ad una settantina chilometri da Narvik. Davanti a me si stagliavano le montagne delle isole Lofoten e Vesteralen, meravigliose da visitarsi in estate. Ho fatto un ampio giro per allinearmi alla pista 17 e con il sole basso all’orizzonte sono atterrato.
Sabato mattina decollo alle 8,30 LT con l’intenzione di discendere la costa norvegese a più tappe. Inizialmente avrei voluto fare una sosta a Bodo, ma a mezz’ora dall’arrivo il metar è cambiato, è tornato il vento a raffica e considerato che era ancora buio ho preferito proseguire per Trondheim.
E’ stata pertanto la tappa più lunga del tour finora effettuato, è bello volare in queste zone nei mesi estivi, quando il sole non tramonta mai, ma d’inverno si vede poco fuori ed è meglio scendere a latitudini che godono di maggiore luce.
L’atterraggio a Trondheim è tranquillo, l’aeroporto si trova in un bellissimo golfo e l’unica nota stonata viene dalla tipologia di vegetazione presente nel landclass (credo sia di default ma mi riservo di controllare): invece che le tipiche piante di queste latitudini, mi ritrovo in un paesaggio da bianco natale con foreste di eucalipti sempreverdi, mi guardo intorno temendo di vedere gli elefanti che attraversano la pista…
Non manco di andare a visitare la cattedrale, uno dei monumenti più interessanti della Norvegia, poi torno in aeroporto, faccio benzina e mi preparo per l’ultima tappa di questo week-end, che mi porterà a Sanderfjord Torp.

Come lascio la costa atlantica il tempo cambia, meno vento e formazioni di cumulonembi, anche questa è una tratta abbastanza lunga, che mi porta fino al sud della Norvegia.
L’avvicinamento per la pista 18 di Oslo Torp avviene passando sulla verticale di Skien, piccola località nell’interno.

La mia scelta di Torp rispetto al più famoso e nuovo aeroporto di Gardemoen è data dal fatto che anche questo aeroporto dove atterro è una destinazione di Ryanair da Bergamo. Che poi la città di Oslo disti quasi 120 chilometri, non è un problema per il vettore irlandese, che ci ha abituati a dare dei nominativi arbitrari agli aeroporti…
Resterò fermo qui qualche giorno, prima di riprendere il viaggio verso la Polonia.

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venerdì 30 novembre 2007

ROVANIEMI

Ho seguito il consiglio di Vigilius, non sono andato all’Air Guitair, ma ho approfittato per riascoltare la sinfonia n. 2 in re maggiore di Jean Sibelius, il più importante compositore finlandese.
Ma è tempo di consegnare la lettera. Mi alzo tardi, vado in aeroporto e dopo le solite pastoie amministrative (apertura teamspeack, collegamento IVAO, analisi metar e approvazione piano di volo), verso le ore 11,30 decollo per Rovaniemi.

Sono solo un centinaio di miglia, mi avvicino al tocco, ma il sole resta molto basso all’orizzonte… sono i giorni più corti dell’anno e ormai mi sto avvicinando al circolo polare artico.
In compenso la luna è ben visibile, ma la luce è talmente scarsa che non si riconosce nulla di ciò che si sorvola.

Resto collegato ad Unicom 122,8 – nessun controllore né velivolo in zona – e procedo con un avvicinamento strumentale per la pista 21 dell’aeroporto di Rovaniemi. Ho il sole negli occhi, i cumuli carichi di neve sono bassi, e sotto di me la foresta… oltre l’aeroporto le luci della città, è da poco passato mezzogiorno ma tra mezzora sarà notte.

Atterro, parcheggio e comincia a nevicare.
E la lettera? Andiamo a consegnarla, a qualche centinaio di metri dall’aeroporto c’è il Santa Park, con la casa di Babbo Natale, non mi fido delle poste e se gliela faccio avere a mano, magari facendo così verrà incontro ai desideri dei miei bambini…

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giovedì 29 novembre 2007

TAMPERE - VAASA - OULU

Ho deciso, tiro dritto per la Finlandia, San Pietroburgo la visiterò un’altra volta e poi… ho una lettera da consegnare!
Mi collego pertanto a IVAO, faccio un’analisi dei vari metar e constato che sulla Finlandia c’è una vasta area di alta pressione, con poche nubi e buona visibilità. Imposto l’ora di partenza alle 8,00 di mattina, preparo l’aereo e decollo da Tallinn: molto traffico sulle strade, siamo in ora di punta.

La prima tappa sarà Tampere, nell’area dei laghi. Dopo il decollo però mi ritrovo in nube, e per una buona parte del percorso rimarrò sopra una vasta coltre di nubi… ma non c’era l’alta pressione? Comincio l’avvicinamento e dai 16.000 piedi di crociera lentamente mi porto a 5.000. A poco a poco le nubi si liberano e comincio a vedere il paesaggio. Che meraviglia! Laghi e foreste e qualche casa isolata.

Nessun controllore nell’area, intercetto l’ILS e atterro a Tampere. Peccato che ho poco tempo per una visita approfondita, mi limito alla sauna ed a uno spuntino veloce.

Nuovo piano di volo, questa volta per Vaasa.
Vaasa è sul Golfo di Botnia, la popolazione è bilingue, svedese e finlandese, e non ha nulla di particolare, essendo stata interamente ricostruita dopo un incendio che la distrusse interamente a metà ‘800.

Non esco nemmeno dal sedime aeroportuale, ma approfitto del bel tempo per pianificare un nuovo volo ancora più a nord, questa volta per Oulu. La latitudine comincia a farsi sentire, sono le 11,00 di mattina ma il sole resta basso all’orizzonte, e case e strade sono illuminate.

Seguo la costa, frastagliata e con piccoli paesi. Sono circa 200 miglia di percorso finchè arrivo a Oulu, la più grande città del Nord Finlandia. L’aeroporto è grande, moderno e ben gestito, chiedo cosa posso vedere… ci sono delle esibizioni dell’Air Guitair World Championship! Non sapete cos’è l’air guitair? Nemmeno io, per questo ci vado. E la lettera?…

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mercoledì 28 novembre 2007

LIEPAJA – RIGA – TALLINN

Kaliningrad è ancora avvolta dalla foschia, e su tutti gli aeroporti che toccherò il tempo non è favorevole con vento a raffiche fino a 20 nodi. Siamo comunque sul Baltico, è inverno e se avessi cercato bel tempo e temperature miti avrei progettato un tour nel Mediterraneo Orientale.
Mi collego a IVAO, che mi servirà solamente per gli aggiornamenti metar, non vi sono controllori in zona e l’unica stazione collegata è al di là del Baltico, Sweden Center. Rimango pertanto su Unicom 122,80 per segnalare la mia posizione agli aerei presenti in zona, anche se non ne incontrerò nessuno. Imposto l’orario all’alba. Oggi torno ad utilizzare il King Air 350, che lo trovo assolutamente adatto per voli brevi, e progetto tre tappe.
La prima tratta mi fa sorvolare il tratto costiero della Lituania e mi porta in Lettonia, a Liepaja. Questa ridente cittadina, la terza del piccolo stato che ha dei nomi da favole di altri tempi (Curlandia, Livonia, Latgallia), è un importante porto sul Baltico e quando arrivo, effettuando un avvicinamento ad arco sul VOR-DME per la pista 31, è priva di neve. Fa un certo piacere ritornare a vedere i campi erbosi, anche se c’è un vento becco e d’altronde Wikipedia mi informa che Liepajia è conosciuta come “the city where the wind is born”.

Una breve pausa e nuovo piano di volo caricato con destinazione per Riga, la capitale della Lettonia. Per chi volesse andarci realmente, da gennaio Ryanair collegherà Bergamo con Riga, per cui suggerisco a Vigilius di preparare i bagagli, approfittando dell’offerta a 10 euro! Oltretutto ci troviamo di fronte ad una città molto bella, il cui centro storico è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità, in virtù della quantità di edifici in Jugendstil conservati o ricostruiti.
Scarico la posta, leggo delle vicissitudini del forum di Volovirtuale, e preparo un nuovo piano di volo che mi porterà questa volta a Tallinn, la capitale dell’Estonia.

Il volo è tutto sopra una spessa coltre di nubi, che mi impedisce di vedere il paesaggio – probabilmente monotono – sotto di me. Solo quando mi avvicino a Tallinn, e mi preparo per un avvicinamento ILS per la pista 26, il cielo si libera quasi completamente e mi fa scoprire la meravigliosa posizione in cui si trova questa città, tra golfi e laghi. L’aeroporto è a soli 4 km dal centro storico, su cui si passa per atterrare dal mare. Anche Tallinn vale la visita, per i monumenti insigni che ricordano un passato ricco di storia.
A questo punto mi fermo, ne approfitto per guardarmi intorno e per decidere cosa fare nei prossimi giorni: puntare direttamente sulla Finlandia, che è a soli 80 km in linea d’aria, o fare una diversione a San Pietroburgo?

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lunedì 26 novembre 2007

MINSK – VILNIUS - KALININGRAD

Ho finalmente lasciato l’aeroporto di Gomel per proseguire il mio volo verso nord. Le destinazioni successive, effettuate nel fine settimana, sono state Minsk – Vilnius – Kaliningrad.
La prima tappa è Minsk, la capitale della Bielorussia: sono atterrato all’aeroporto Minsk-2, assistito su IVAO da un approach solo in testo. Le texture sono ora innevate, ed anche il metar dava slight snow. L’aeroporto è grande, con fingers e veicoli in movimento.


Nel tardo pomeriggio avevo deciso poi di arrivare a Kaunas, la vecchia capitale della Lituania famosa per il borgo fortificato più volte attaccato dai cavalieri teutonici. Il codice ICAO del suo aeroporto (EYKA) però non è riconosciuto dal database IVAO, per cui ho cambiato il piano di volo e mi sono diretto a Vilnius, l’attuale capitale della Lituania.
L’assistenza questa volta mi è stata data in voce da Minsk Center, che dopo avermi autorizzato al decollo mi ha seguito fino al confine Bielorussia-Lituania. La città di Vilnius è poco oltre il confine e l’avvicinamento al suo aeroporto è simile a molti aeroporti ex sovietici: un VOR nel sedime aeroportuale, pista con ILS su entrambi i lati e procedura a cucchiaio per intercettare l’ILS. Anche qui neve ma più intensa rispetto a Minsk.

Il tempo di un bicchiere di vinsanto e cantucci, piccolo vizio vespertino, e decido di fare un altro salto. Guardo la mappa, e vengo attirato da Kaliningrad, la vecchia kantiana Koenigsberg capitale della Prussia ed ora enclave russa isolata tra stati ormai comunitari. Anni fa venni invitato a tenere un corso nella locale università, poi il programma saltò e mi è sempre rimasta la curiosità di conoscere più a fondo questa città e l’Oblast, le cui vestigia teutoniche sono state quasi completamente distrutte dalla guerra e dai sovietici. Per rendere il viaggio più veloce, sostituisco in questa tratta il fido Beechcraft 350 con il Learjet, entrambi aerei di default di FSX. Da molto tempo non volavo con il Learjet, e l’impressione rispetto alle precedenti versioni è di un grosso miglioramento sia per quanto concerne l’avionica che per la strumentazione. Nessun controllore in questa zona, tempo di volo circa 50 minuti e su Kaliningrad una spessa foschia che nasconde il paesaggio fino a pochi metri dal suolo.

L’aeroporto di Kaliningrad, sapidamente commentato da un giornalista dell’Economist, non dispone di ILS, ed effettuo un avvicinamento NDB nella foschia, aiutandomi con la mappa del Garmin 1000. Atterro e mi fermo ai blocchi per questa sera, pronto a visitare virtualmente la città attraverso i link sopra segnalati.

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sabato 24 novembre 2007

GOMEL

Tre settimane fermo a Gomel. Atterro e salta il disco fisso, PC nuovo di pacca in manutenzione e io che mi trovo a vagare virtualmente per questa città, che è carina per i primi cinque minuti, ma poi...
Immaginatevi a dover mangiare verze e patate a colazione. Ah, dimenticavo, il piatto nazionale è il grasso di maiale sotto sale, mangiatelo per tre settimane e vi rivedete nella sedicesima puntata del dr. House.
Comunque, con il grasso sullo stomaco, andavo ogni giorno all'hangar dell'aeroporto per vedere a che punto era la riparazione del computer...
il pezzo di ricambio deve arrivare dalla Francia e lei sa, qui siamo in Bielorussia ripassi domani, chissà.
E passano i giorni, ed io ho ormai visto tutto quello che c'è da vedere, mi manca la visita alla vicina centrale di Cernobyl e poi siamo a posto.
Ma finalmente eccomi reso il computer, con il piccolo problema che devo reinstallare tutto. Tempo due-tre giorni potrò ritornare operativo, decollare da Gomel e riprendere il mio viaggio verso il nord, senza meta precisa ma con il solo gusto di scoprire FSX in zone dove non ho mai volato.

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sabato 27 ottobre 2007

E SI TORNA A VOLARE!

Da una decina di giorni ho nuovo volantino e manetta. Mi sono orientato all'acquisto del Pro Flight Yoke & Throttle, un prodotto da poco uscito e che non tutti hanno apprezzato.
Sul forum di volo virtuale c'è chi ha controllato anche le saldature e, credo giustamente, lamenta la scarsa qualità dell'assemblaggio. Io, forse perchè di bocca buona o meno spinto alla tecnicità, ne sono al momento soddisfatto, e per provarla sto facendomi un giro su Ivao che, partito da Trieste Ronchi, mi ha portato nella penisola balcanica, e poi ad est, in Croazia, Ungheria, Romania ed ora sono in Ucraina.
Ho un problema col PC nuovo in garanzia, e devo sostituire il disco fisso, altrimenti, se spengo il PC… rischio di non riuscire più ad accenderlo! Di seguito alcune immagini del mio tour:

L'aeroporto di Fiume, sull'isola di Veglia
In avvicinamento a Mostar

Qui sono già in Ucraina: l'aeroporto di Ivano-Frankovsk

In corto finale a Kiev

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domenica 14 ottobre 2007

NARDI FN-333 Riviera

In un anno di FSX sono stati pubblicati pochissimi aerei freeware. Oggi su Avsim potete trovare questo pregevole prodotto, fatto da Mario Noriega. Mario ci ricorda che vennero prodotti solamente 23 modelli all'inizio degli anni 60 da Siai Marchetti, e vennero quasi tutti venduti in Nord America (ecco il perchè delle marche USA).

Può portare 4 persone, ma se viaggiate con Johanna dal bellissimo neo sul naso, vi consiglio di non fare salire nessun altro! Se invece preferite viaggiare soli, cliccate su di lei, e se ne andrà lasciandovi una copia de "La rivista Aeronautica"!

E' un aereo multiuso anfibio, con elica posteriore e dal motore particolarmente veloce... scaricatelo e divertitevi.

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domenica 16 settembre 2007

FLIGHT SIMULATOR 1931

Era il 1931, Microsoft e la saga di flight simulator era di là da venire, ma già ci si divertiva con un "full motion platform" che sicuramente dava più emozioni rispetto allo stare seduti alla scrivania davanti ad uno schermo...

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venerdì 14 settembre 2007

PRIMI PASSI CON IVAO... SU FSX

Con calma sto caricando e configurando tutti i miei vecchi programmi sul nuovo computer. Sono molto curioso di volare nella rete IVAO con FSX, ed ho scaricato e installato il nuovo client pubblicato a fine di agosto.
Mi manca un passaggio... ma IVAP non carica automaticamente anche Teamspeak? Ho dato l'ok in fase di installazione, ma poi il programma non si apre e sul disco fisso non lo trovo. Eventuali vostri suggerimenti nei commenti.
Tornando al volo con IVAP, una piccola nota per gli appassionati del frame rate: non si perde praticamente nulla tenendo chiuso lo strumento di visualizzazione, quando però è aperto, come nell'immagine, il frame rate tende a dimezzarsi. Bellissimi i modelli MTL: sempre nell'immagine, ripresa nel tardo pomeriggio a Ciampino, un 737 Napulevola con luci e strobi in funzione in decollo.

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martedì 11 settembre 2007

VOLANTINO E PEDALIERA CH

Sono sicuramente soddisfatto del nuovo computer. Il sistema operativo Vista è gradevole all'occhio, e mi sto abituando alle diverse impostazioni.

Come scrivevo nel precedente post, sono costretto a disfarmi di due accessori che mi hanno accompagnato con soddisfazione da FS98 a oggi: volantino e pedaliera CH "Virtual Pilot Pro". Intendiamoci, sono ante 11 settembre, di ottima fattura, mica come l'ultima versione tutta plastica che sembra di guidare una panda.

Se qualcuno è interessato, abita in zona Milano e utilizza Windows XP, li cedo a buon prezzo.

Scrivetemi al solito indirizzo

f.mandelli at aliditalia.com

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domenica 9 settembre 2007

NUOVO PC

E' un po' che non ci si scrive, l'estate è passata e finalmente ho deciso di prendere un nuovo modello per farmi tornare la passione di flight simulator. Non avevo voglia, nè tempo, per costruirmene uno da zero e mi sono orientato su un medio di gamma, da grandi magazzini che contiene tutto l'indispensabile per i miei interessi.
Con un processore Intel core 2quad 6600, 2 giga di ram, 500 giga di disco fisso, una scheda 8500GT da 1024ram e il famigerato Vista Premium, me la sono cavata intorno ai 900 euri.
Naturalmente la domenica è passata a spostare i file dal vecchio al nuovo PC, e il primo problema incontrato è dato dalla inesistenza ma anche incompatibilità, della gameport con Vista. Dicono che il nuovo sistema operativo non supporta più la gameport, ed io che ho volantino e pedaliera CH che andavano benissimo e sono più robusti delle nuove serie ed onestamente hanno fatto migliaia di ore di volo in assoluta serenità, mi trovo a volare con le freccine della tastiera e a mettere in preventivo altri 350 euri per riacquistare gli stessi prodotti, ma con spinette USB. Qualcuno ha suggerimenti?

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lunedì 21 maggio 2007

LA PRIMA PEZZA DI FSX

Da qualche giorno è stata pubblicata la SP1 per Flight Simulator X. Si tratta di una novità importante, che costituisce un’ammissione da parte del produttore dei limiti che questa versione di FS ha avuto fin dalla presentazione della demo l’estate scorsa.
La SP1 è di dimensioni generose, poco più di 200 mega, ma non contiene nemmeno un bugiardino per comprendere quali modificazioni e miglioramenti sono stati apportati a FSX. La si installa, preferibilmente su una versione vergine del simulatore, poi i più esperti suggeriscono di fare una sana deframmentazione del disco (io per sicurezza ho deframmentato anche la lavastoviglie) e si prova il simulatore.
A questo punto nascono diverse scuole, tutte ben presenti sui vari forum:
- chi dice che ora va meglio di prima
- chi dice che ora va peggio di prima
- chi scopre modificazioni che non sono state fatte, come texture più coerenti o gestione diversa del traffico
- chi si lamenta comunque, inveisce contro Bill Gates e la mamma di lui, e loda sperticatamente FS9.
Io faccio indegnamente parte della prima categoria, anche se ho ancora un PC che è ormai un ferro da stiro. Prima della SP1 usavo FSX come proiettore di diapositive, e avevo anche lì problemi, ora finalmente posso almeno fare – divertendomi – dei giri campo.
Ricordo per i pochi lettori la mia configurazione, perché qualcuno dice che va sempre citata: Athlon 2600, 1 giga di ram, scheda video radeon 9800, 1 moglie e 3 figli.
Con questa configurazione, riesco a fare girare bene FSX, e ho finalmente usato le texture a 1 metro, diversi parametri meteo e un pizzico di traffico. L’importante è rimanere nell’area dell’aeroporto, se si esce è la fine… il terreno si sgrana e scompare l’autogen. Credo sia dovuto sia alla poca ram che alla configurazione complessiva del PC, ma in definitiva devo dire che con la SP1 ho potuto provare un po’ FSX ed anche divertirmi nei miei giri campo.
Ah, sopra avevo scritto che non si sa cosa esattamente abbia migliorato la SP1. Io sono un cultore degli scenari e lì il miglioramento si limita ad una migliore gestione delle luci alba/tramonto: nulla è stato fatto per l’effetto sabbia, le stagioni che non sono più quelle di un tempo, o l’assegnazione delle landclass. Per tutto questo rimando ai vecchi suggerimenti: pacchi terra, regione e stagione + installazione delle texture americane ed europee di Adam Mills.
In definitiva: la SP1 va installata, migliora la velocità di FSX e anche qualcos’altro che ai più sfuggirà, ma FSX è nato male ed è di salute delicata.

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venerdì 4 maggio 2007

LA LINEA DELL'IMPERO

Luca Lanti ci propone una nuova, interessante, rievocazione storica: la Roma –Mogadiscio, da volare così come veniva fatto negli anni ’30, per collegare l’Italia via cielo all’Africa Orientale Italiana (Eritrea, Etiopia e Somalia).
Se visitate questa pagina potete trovare tutte le informazioni che servono per replicare il volo su Flight Simulator, magari utilizzando il Breda 44, alias Dragon Rapide, dell'Ala Littoria, come ci suggerisce Fabrizio Dell’Acqua.

Io mi sono ricordato di avere in biblioteca la guida dell’Africa Orientale Italiana, pubblicata nel 1938 dalla Consociazione Turistica Italiana (allora Touring Club non si poteva dire, era inglesismo), e sono andato a vedere cosa scrive relativamente alla “Linea dell’Impero”, dalla pagina 165 alla 171. Se volete, potete condividere con me la lettura delle prime due pagine, che ho scannerizzato.

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