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giovedì 27 dicembre 2007

POLONIA

Ed eccomi alla cronaca penultima del tour europeo.
Disinstallato Acceleration e ricaricato Ivap sono finalmente riuscito a decollare da Bornholm per ritornare nell’Europa Continentale. Per il rientro in Italia avevo due opzioni: Germania-Svizzera, oppure Polonia-Slovacchia. Ho scelto la seconda, anche perché in Polonia ci sono stato l’inverno scorso e – seppure virtualmente – mi piaceva dire che ci tornavo.
La prima destinazione è stata quindi Danzica, città ricca di storia e ragione dell’inizio della seconda guerra mondiale. E’ impressionante considerare quanti dei luoghi toccati in questo tour sono stati duramente colpiti da quella guerra, e la lettura delle notizie raccolte sul web per realizzare queste righe fa veramente riflettere che nulla è stato più come prima. Molte volte – complici i film – si pensa alle guerre come eventi militari ed atti eroici, ma bisogna scendere di un gradino e pensare alla gente che è costretta a lasciare le proprie case ed i propri affetti, alle distruzioni ed alle vite perdute, immedesimarsi con la bambina dal cappotto rosso della Schindler List o col pianista di Polanski.
Ecco, le tappe in Polonia sono state dettate da questa riflessione. Danzica, Varsavia, Cracovia: storia millenaria e distruzione totale si sono mescolate, ed il volo simulato è stato più che altro una scusa per riflettere un po’.
Di Danzica ho accennato sopra, dalla città anseatica sono poi volato a Varsavia, capitale della Polonia. Sto provando UT Europa per FSX e le ultime 50 miglia le ho fatte a bassa quota: strade molto più dettagliate, ponti, corsi d’acqua al posto giusto, parchi e paesi anche piccoli. Il prodotto è ancora indietro, ma già si vede il risultato!
Da Varsavia in poco più di mezzora sono a Cracovia, e pensare che l’anno scorso in macchina ho impiegato mezza giornata… Il metar mi dà nebbia con una visibilità orizzontale a 800 metri, ma io vedo cielo terso. Ho il dubbio che Ivap per FSX non gestisca bene il meteo ma non voglio rischiare ed atterro.

Una volta a terra provo a scaricare il metar di Jeppesen e voilà, abbiamo il nebiun! L’ultima tappa mi porta da Cracovia a Bratislava, in Slovacchia. Sorvolo i monti Tatra, e poi – grazie al nebiun scaricato da Jeppesen, non vedo niente dei miglioramenti di UT Europa ed effettuo un atterraggio completamente strumentale.


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