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lunedì 31 dicembre 2007

DUAL MONITOR

Ho aggiunto un secondo monitor per provare una visione panottica del simulatore.
Disponevo già di un LCD 19 pollici, al quale ne ho affiancato un altro indentico, collegato alla seconda presa della scheda video (una 8500GT 1024mb low end). Il monitor lo avevo già in casa, e per il collegamento ho dovuto acquistare un adattatore da analogico a DVI, che è costato la bellezza di 24,99 euri. Per la configurazione non ho avuto difficoltà, e mantenendo l’impostazione a schermo intero ho adattato entrambi i monitor con vista da abitacolo virtuale, in posizione sinistra, con il Cessna 182. Si, perché avere due monitor serve per i voli “bass e pian”, ha poco senso per un liner, dove è preferibile impostare invece da una parte alcuni strumenti e sul principale il cockpit.
Bene, dicevo che ho installato e provato e due cose piacevoli: la prima è che il frame rate non scende di molto, io l’ho fissato a 20 e con il dual monitor mi oscilla tra 15 e 20, la seconda è che l’effetto “cabina” è veramente superlativo. Lo utilizzerò di sicuro quando piloto il Cessna, ma eviterò il secondo monitor nei voli in rete, il contemporaneo funzionamento di Ivap e Teamspeak appesantirebbe il sistema in modo eccessivo. E’ veramente un bel vedere comunque, utilissimo per i miei test. Nell’immagine che vi propongo, scattata con la digitale, sono in volo tra Castiglione della Pescaia e i monti dell’Uccellina, che si vedono in fondo.

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sabato 29 dicembre 2007

IL FILMATINO DELL'ULTIMO VOLO

Divertente questo animoto, con tre clic si riesce a fare un filmato, e fino a 30 secondi è aggratis. In questo ho raccolto le ultime immagini pubblicate, con un mix musicale in sottofondo.

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venerdì 28 dicembre 2007

ANIMOTO

Con alcune immagini del mio european tour ho fatto questo filmatino di 30 secondi.

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VERSO TRIESTE

E’ giovedì, e sono a Bratislava. Fa un freddo cane, e l’aeroporto è animato da aerei in arrivo e partenza, anche se non c’è nessun controllore. Per Vigilius anche quest’aeroporto è collegato con Bergamo con voli Ryanair, che lo chiama Bratislava-Vienna e con 20 euro si fa andata e ritorno a gennaio… pensaci!
La città l’ho visitata ieri sera, è l’antica Pressburg passata dagli ungheresi agli austriaci e poi agli slovacchi. Qualche monumento interessante, come il palazzo primaziale, ma anche scempi architettonici del periodo del socialismo reale.

Mi preparo a partire per le ultime due tappe, progetto una sosta in Slovenia prima di arrivare a Trieste, meta ultima di questo tour. Piano di volo spedito, pieno di aviogas, segnalo su Unicom che mi muovo verso l’h/p rwy 04. Allineo e decollo. In pochi minuti entro nello spazio aereo austriaco, la nebbia si dissolve e guardo il bel panorama di strade, fiumi e paesi creato da UT Europa. Lascio alla mia destra Vienna, di cui vedo bene l’aeroporto e poi mi dirigo verso Graz. Nessun controllore nemmeno questa sera, vedo che si era collegato Slovenia Controllo, ma come passo il confine con la Slovenia si sconnette…
Comincio la discesa verso Maribor, e con il GPS attivo l’approach per la RWY33. A 3000 piedi mi metto in holding per allinearmi all’ILS, anche su Maribor (Marburgo) la visibilità è modesta e non è possibile effettuare un visual.

Atterro, mi reco all’apron e rabbocco. Approfitto per cenare con gli avanzi di Natale, dopo mi aspetta l’ultima tratta. Tutto è pronto, sono circa 250 chilometri al confine. Decollo e dopo qualche minuto esco dalle nubi. Oltre Lubiana cominiciano ad operare i miei pacchetti Italy Region & Season, cessano le texture nevose e ritorna il verde: era da più di un mese che non lo vedevo, e ne avevo nostalgia. Comincio la discesa, l’aeroporto di Trieste - Ronchi è poco oltre il confine. La visibilità qui è buona e in assenza di controllo decido per un visual sulla RWY 09.

Questo comporterà un sottovento, poi un’ampio giro fin sulla verticale di Cervignano per allinearmi, ho tutto il tempo che voglio e gli occhi sono fuori dal finestrino per vedere il paesaggio. Sotto sfecciano le automobili sull’autostrada, ed in lontananza si vede la ciminiera di Monfalcone: si sente proprio aria di casa, i prossimi giorni volerò in Italia, fa piacere vedere posti che si conoscono bene. Eccomi all’aeroporto, atterro, chiudo per l’ultima volta il piano di volo e per tornare a Milano decido di prendere un treno…


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giovedì 27 dicembre 2007

POLONIA

Ed eccomi alla cronaca penultima del tour europeo.
Disinstallato Acceleration e ricaricato Ivap sono finalmente riuscito a decollare da Bornholm per ritornare nell’Europa Continentale. Per il rientro in Italia avevo due opzioni: Germania-Svizzera, oppure Polonia-Slovacchia. Ho scelto la seconda, anche perché in Polonia ci sono stato l’inverno scorso e – seppure virtualmente – mi piaceva dire che ci tornavo.
La prima destinazione è stata quindi Danzica, città ricca di storia e ragione dell’inizio della seconda guerra mondiale. E’ impressionante considerare quanti dei luoghi toccati in questo tour sono stati duramente colpiti da quella guerra, e la lettura delle notizie raccolte sul web per realizzare queste righe fa veramente riflettere che nulla è stato più come prima. Molte volte – complici i film – si pensa alle guerre come eventi militari ed atti eroici, ma bisogna scendere di un gradino e pensare alla gente che è costretta a lasciare le proprie case ed i propri affetti, alle distruzioni ed alle vite perdute, immedesimarsi con la bambina dal cappotto rosso della Schindler List o col pianista di Polanski.
Ecco, le tappe in Polonia sono state dettate da questa riflessione. Danzica, Varsavia, Cracovia: storia millenaria e distruzione totale si sono mescolate, ed il volo simulato è stato più che altro una scusa per riflettere un po’.
Di Danzica ho accennato sopra, dalla città anseatica sono poi volato a Varsavia, capitale della Polonia. Sto provando UT Europa per FSX e le ultime 50 miglia le ho fatte a bassa quota: strade molto più dettagliate, ponti, corsi d’acqua al posto giusto, parchi e paesi anche piccoli. Il prodotto è ancora indietro, ma già si vede il risultato!
Da Varsavia in poco più di mezzora sono a Cracovia, e pensare che l’anno scorso in macchina ho impiegato mezza giornata… Il metar mi dà nebbia con una visibilità orizzontale a 800 metri, ma io vedo cielo terso. Ho il dubbio che Ivap per FSX non gestisca bene il meteo ma non voglio rischiare ed atterro.

Una volta a terra provo a scaricare il metar di Jeppesen e voilà, abbiamo il nebiun! L’ultima tappa mi porta da Cracovia a Bratislava, in Slovacchia. Sorvolo i monti Tatra, e poi – grazie al nebiun scaricato da Jeppesen, non vedo niente dei miglioramenti di UT Europa ed effettuo un atterraggio completamente strumentale.


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BORNHOLM

Che fine ha fatto il mio tour europeo? Ci siamo lasciati tre settimane fa in Norvegia a Torp, ed ora dove sono?
Andiamo per ordine: decollo da Torp e faccio due tappe nel sud della Svezia: Gotheborg e Malmo.

Avevo visitato entrambe le città ai tempi dell’università, e le ricordo linde, ricche ma un po’ smorte. La birra svedese era annacquata, con gradazione molto bassa, e le ragazze erano tutte alticcie, in media sull’1,80.
Entrambi gli aeroporti sono distanti dalle città, e li utilizzo come punti tappa solo per fare benzina, sto già pensando di tornare a casa…
Il salto successivo è in Danimarca, l’aeroporto di Ronne sull’isola di Bornholm. E qui succede di tutto.
Se visitate il link di wikipedia, scoprite la storia di quest’isola, enclave danese nel mar Baltico, posizionata tra Svezia e Polonia. Un’isola strana, dove si parla un dialetto che è un misto di tutte le lingue nordiche e che durante la seconda guerra modiale venne occupata dai tedeschi che ne fecero una importante stazione di radio spionaggio, data la posizione strategica.
Su quest’isola è ambientato il thriller di Ken Follett Il volo del calabrone, che ha qualche legame con il nostro interesse, considerato che racconta di un incredibile volo verso l’Inghilterra fatto con un Hornet da resistenti danesi.
E’ a Bornholm che il PC comincia ad impallare (vedi mio precedente messaggio) ed in più per qualche strano caso sono decollato ben sei volte con direzione Danzica, e in tutte e sei le volte, dopo qualche minuto ed in mare aperto FS si è bloccato.
Disinstallo gli scenari aggiuntivi, poi Ivap, poi Teamspeak, mi ritrovo con FSX vergine o quasi ma niente da fare, decollo e blocco, decollo e blocco.
Finchè mi viene in mente cosa avevo aggiunto… l’Acceleration Pack! Ebbene si, ho trovato un bug (intendiamoci, mio e solo mio, non sia mai che i prodotti MS abbiano problemi in origine): disinstallato l’Acceleration Pack il giorno di Santo Stefano, sono riuscito finalmente a decollare da Bornholm, anche se non sono riuscito a rientrare in Italia per il Natale…

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martedì 25 dicembre 2007

PER UN SANTO NATALE


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lunedì 17 dicembre 2007

SONO DI NUOVO A TERRA

Sono di nuovo a terra, e siamo sotto Natale!
Il PC, dopo dieci giorni di funzionamento discreto è tornato a bloccarsi alla schermata del bios, e … se ho la pazienza di attendere una decina di minuti, allora forse parte, altrimenti ciccia bubù.
Le mie perplessità le ho espresse sul forum della Packard Bell, e non sono intenzionato, anche se il prodotto è in garanzia totale, a riportarlo in assistenza considerato il risultato della prima degenza, che è durata quasi un mese.
Aspetto gennaio, poi cannibalizzo il PC, recupero il recuperabile e me ne costruisco uno da me, almeno se così poi non funziona dò la colpa solo a me stesso…
E pensare che devo fare il test di UTX Europe, devo terminare il tour europeo e il PC lo adopero anche per le mie foto. Sono veramente ..zzato nero, e non riesco a capire da cosa è determinato il difetto del PC (scheda madre o ram?). Naturalmente come ci metterò io le mani, perderò Vista perché è preinstallato, beffa su beffa.

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lunedì 3 dicembre 2007

NORVEGIA

E’ stato un fine settimana ricco di tappe. Ci siamo lasciati venerdi’ scorso a Rovaniemi, ed ora sono nel sud della Norvegia.
Ma vediamo come ho fatto ad arrivarci. Dopo aver consegnato la lettera a Babbo Natale, ho analizzato la mappa che sto usando per questo tour (Atlante d’Europa TCI scala 1:800.000) e sono stato attirato dalla Norvegia, con i suoi fiordi e i tanti aeroporti. La prima destinazione è stata pertanto Narvik, che ho raggiunto facendo sosta a Kiruna in Svezia.

Entrambe le località sono ben al di sopra del circolo polare artico, e in questo periodo la luce è molto scarsa. Atterraggio e successivo decollo da Kiruna sono stati fatti in notturna, anche se era mezzogiorno, mentre l’avvicinamento su Narvik è stato il più bello finora effettuato. Il tempo era molto buono, CAVOK (ceiling and visibility OK) con vento forte a raffiche fino a 32 nodi. Erano quasi le due del pomeriggio, ma era già possibile utilizzare le effemeridi: data l’intensità del vento ho optato per il grosso aeroporto di Harstad (ENEV), ad una settantina chilometri da Narvik. Davanti a me si stagliavano le montagne delle isole Lofoten e Vesteralen, meravigliose da visitarsi in estate. Ho fatto un ampio giro per allinearmi alla pista 17 e con il sole basso all’orizzonte sono atterrato.
Sabato mattina decollo alle 8,30 LT con l’intenzione di discendere la costa norvegese a più tappe. Inizialmente avrei voluto fare una sosta a Bodo, ma a mezz’ora dall’arrivo il metar è cambiato, è tornato il vento a raffica e considerato che era ancora buio ho preferito proseguire per Trondheim.
E’ stata pertanto la tappa più lunga del tour finora effettuato, è bello volare in queste zone nei mesi estivi, quando il sole non tramonta mai, ma d’inverno si vede poco fuori ed è meglio scendere a latitudini che godono di maggiore luce.
L’atterraggio a Trondheim è tranquillo, l’aeroporto si trova in un bellissimo golfo e l’unica nota stonata viene dalla tipologia di vegetazione presente nel landclass (credo sia di default ma mi riservo di controllare): invece che le tipiche piante di queste latitudini, mi ritrovo in un paesaggio da bianco natale con foreste di eucalipti sempreverdi, mi guardo intorno temendo di vedere gli elefanti che attraversano la pista…
Non manco di andare a visitare la cattedrale, uno dei monumenti più interessanti della Norvegia, poi torno in aeroporto, faccio benzina e mi preparo per l’ultima tappa di questo week-end, che mi porterà a Sanderfjord Torp.

Come lascio la costa atlantica il tempo cambia, meno vento e formazioni di cumulonembi, anche questa è una tratta abbastanza lunga, che mi porta fino al sud della Norvegia.
L’avvicinamento per la pista 18 di Oslo Torp avviene passando sulla verticale di Skien, piccola località nell’interno.

La mia scelta di Torp rispetto al più famoso e nuovo aeroporto di Gardemoen è data dal fatto che anche questo aeroporto dove atterro è una destinazione di Ryanair da Bergamo. Che poi la città di Oslo disti quasi 120 chilometri, non è un problema per il vettore irlandese, che ci ha abituati a dare dei nominativi arbitrari agli aeroporti…
Resterò fermo qui qualche giorno, prima di riprendere il viaggio verso la Polonia.

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